martedì 28 aprile 2009

il mio ultimo acquisto..

Bella vero? Un po' vistosa forse. Un casino trovare posteggio.
Ma mi serviva un mezzo veloce..
Consuma un po', fa circa 2Km/l, ma conto di metterci il gas.
Il paravacche l'ho fatto montare per i SUV arroganti.
Unica rogna e' che qualcuno ha pensato bene di saldare le portiere e mi tocca entrare dal finestrino.. Chi glielo dice alla morosa adesso?
Pero' ho trovato delle boze di graspa nel portabagagli. Proprio bona.
Adesso faccio 13.6 sec sul quarto di miglio, cioe' la retta de la stazion de Mezacorona. Arrivo en stazion a 170 all'ora. Pendolari bastardi, i ma za ciava' l'antenna del cb..

ilmariettohazzardato

Caratteristiche tecniche

Motore 426 Hemi 1969 di serie:
8 cilindri a V di 90° , 426 C.I. (6980 cc) , Alesaggio x Corsa 4.25x3.75in (108x95,3mm)
Rapporto di compressione: 10.25:1
Alimentazione: 2 carburatori quadricorpo Carter da 550c.f.m.
Potenza max: 425 cv (all' albero, norme SAE) 350 cv (alle ruote posteriori, norme DIN, quasi uguali alle norme CEE attuali) a 5000 giri/min.
Coppia max: 67,7 kgm (SAE) 55,8 kgm(DIN) a 4000 giri/min.

lunedì 20 aprile 2009

le cose di una volta..

Fatte per durare.. o per essere aggiustate.
Ecco la mia sveglia Remington degli anni 70, gioiello di tecnologia tedesca.
Scovata tra le reliquie alla mostra scambio di auto e moto d'epoca di Mannheim (vedi). Mi serviva una sveglia.. Cos'altro potevo fare? Mica potevo macchiarmi del crimine di consumismo quando una seminuova e coloratissima sveglia 70ies original mi veniva offerta per 10 miseri euri!
Il destino ha voluto cosi'. 1000 Km piu' tardi era in bella mostra sul comodino 70ies che ancora non ho nella 70ies-room.
Destino beffardo. Mi ha messo ancora una volta alla prova: con mia grande delusione scoprivo ben presto che l'impossibile era divenuto realta'. La sveglia funzionava. L'allarme no. La tecnologia tedesca mi falliva dinnanzi.
Per la legge della sedimentazione delle idee, decido di mettere in bella vista il pur valido oggetto di design in attesa di tempi migliori.
Sabato avverto che il momento e' giunto. Decido di sezionare e studiare il paziente sicuro della riparazione possibile. Non puo' che essere cosi'.
E cosi' mi riempio gli occhi e l'animo di un panorama di ingranaggi e antica tecnologia perduta che enebria e travolge un animo dalla sensibilita' vintage.
E scopro la bellezza della semplicita' dell'elettromeccanica che consente ad un orologio di funzionare ancora dopo 3 lustri.
Il principio e' quello del motore elettrico: una bobina e un nucleo ferromagnetico creano un trasformatore che alimentato con la corrente alternata della rete elettrica genera un campo magnetico rotante, nel quale e' immersa una specie di rotella simil rotore di motore elettrico che viene posta in rotazione e trasmette la forza motrice agli ingranaggi dell'orologio, precisamente a quello dei secondi che e' studiato per compiere una rivoluzione al secondo. A sua volta la ruota dei secondi tramite un gioco di ingranaggi trasmette il moto a quella dei minuti e cosi' via. Lo stesso trasformatore fornisce il campo magnetico per l'allarme, ottenuto tramite la vibrazione e quindi il battito di un'asticella di ferro sulla struttura metallica. La suoneria viene innescata al momento giusto tramite una camma posta sull'ingranaggio della ruota dell'allarme che avvicina l'asta al campo magnetico fino ad innescare la vibrazione.
Dopo un'accurato studio sono giunto alla conclusione che la suoneria non funzionava causa scarsa lubrificazione dell'ingranaggio di innesco che impediva all'asta di compiere l'intera escursione necessaria allìattivazione della vibrazione. Qui i dettagli dell'operazione.
E' bastato un po' di olio extravergine di oliva del Lago di Garda per lubrificare l'alberino e far tornare all'antico splendore il gioiello di tecnologia teutonica.
La semplicita' e la qualita' eccellente dei materiali e della costruzione, fanno si che un meccanismo del genere sia praticamente indistruttibile.

Ewiwa le cose di una volta.

Ciclisti della domenica..

Una domenica uggiosa di primavera passata a pedalare.



Una Ciclista della domenica.
Mmm.. Ma cos'e' quella macchia rosa che spunta li' dietro??
E' una forma familiare..
Mmm.. guardiamo meglio..






Ma si! E' proprio un Maggiolino!
Ma guarda te..
Un Maggiolino. Rosa. ThePinkBug.








Ciclisti strampalati.









Ci siamo meritati un gelatino..
Che schifo sto gelato, l'abbiamo avanzato, lo si evince dall'espressione contrariata della povera ciclista affamata.

Brutta bestia la sete..

Pressano (TN), Domenica 19 Aprile 2009: un gruppetto di disperati tenta di aprire una bottiglia di vinazza con attrezzi di fortuna, cacciavite e pinze.

Sete, alcoolismo o cos'altro?

mercoledì 15 aprile 2009

Lo Sbronzo di Riace

Lo Sbronzo di Riace.

Contro la privatizzazione dell'acqua.

http://www.acquabenecomune.org/