domenica 15 luglio 2007

riflessioni sul gas

ho deciso di rispolverare le mie poche conoscenze di fisica. Guarda caso perche' mi servono per capire meglio il funzionamento dell'impianto a gas del mio pulmino. Le automobili sono una bella palestra per consolidare le conoscenze teoriche mettendole in pratica. E si puo' spaziare in tanti settori: eletettricita' e magnetismo, termodinamica, meccanica, aerodinamica..

Ecco il quesito che vi sottopongo: il gas (gpl nel nostro caso) esce liquido dal serbatoio alla pressione di 2 bar. Affinche' possa essere bruciato dal motore deve tornare gas, e deve avere una pressione pressoche' uguale a quella atmosferica. O meglio, leggermente inferiore cosicche' esso non fluisca se non risucchiato dal motore. Questa e' una sicurezza evidentemente. Aggiungiamo pure che il gas deve giungere al motore con una certa temperatura affinche' la combustione sia ottimale. Il dispositivo che compie questa traformazione, l'unico complesso nella totalita' dell'impianto, e' il riduttore di pressione/vaporizzatore, o piu' comunemente detto polmone. Il polmone e' un dispositivo totalmente meccanico-pneumatico che deve fornire il gas secondo le richieste di portata del motore alla giusta pressione, temperatura in base alla condizione di impiego.

Domande:
  1. la riduzione di pressione operata dal polmone comporta intrinsecamente la vaporizzazione del liquido oppure sono necessari due dispositivi indipendenti per la riduzione di pressione e la vaporizzazione?
  2. perche' si parla di vaporizzazione e non di gassificazione? Sono due cose diverse?
  3. il gas passa dallo stato liquido allo stato gassoso, la fisica insegna che un passaggio di stato comporta energia, quindi il gas si raffredda perche' cede energia sotto forma di calore. E' Corretto?
Grazie per le vostre risposte.

Intanto gustatevi questa simpatica simulazione in Java che aiuta a capire la prima legge di Boyle sui gas perfetti.

ilmariettostudioso

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